Riforma dei commercialisti 2025: cosa cambia davvero (e perché è una svolta per la professione)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di delega per la riforma dell’ordinamento professionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Si tratta - dicono i testi ufficiali e le reazioni della categoria - di un intervento organico pensato per aggiornare regole e governance dopo oltre vent’anni dall’ultima revisione.

Ma cosa contiene concretamente il provvedimento e quali effetti potrà avere sulla vita professionale di uno studio?

Ecco i punti essenziali, raccontati con chiarezza.

Autore: Antonio Grifo (esperto di marketing professionale per commercialisti e ideatore di Marketing Commercialisti)

Indice

Il cuore della riforma dei commercialisti: legge-delega per riordinare l’ordinamento professionale

Il testo approvato è una legge-delega:

non attribuisce nuove competenze ex novo, ma delinea le direttrici con cui il Governo dovrà riordinare le attività professionali, distinguendo tra compiti riservati per legge e attività tipiche nell’ambito tributario, economico-aziendale, finanziario, societario e giuslavoristico.

Il disegno è strutturato in tre articoli che indicano i temi su cui dovranno intervenire i decreti delegati.

Tirocinio: possibilità di anticiparlo durante gli studi

Una delle novità più rilevanti riguarda l’accesso alla professione:

la riforma consente di svolgere i 18 mesi di tirocinio già durante il percorso universitario (biennio professionalizzante o corso magistrale), con l’obiettivo dichiarato di ridurre i tempi per l’abilitazione e favorire un accesso più rapido al lavoro per i giovani.

Questa misura è esplicitamente pensata per rendere la professione più attrattiva per le nuove generazioni (le quali sembrano sempre meno interessate, come dimostrano i dati riportati poco più avanti nell'articolo).

Più spazio alle forme aggregate e societarie

Il testo prevede una disciplina organica per l’esercizio in forma aggregata o societaria.

L’intento è favorire modelli organizzativi che permettano di offrire una gamma più ampia di servizi e di competere sul mercato in modo strutturato.

Le analisi citate nel testo sottolineano come, statisticamente, chi lavora in forma aggregata tenda a registrare risultati economici significativamente migliori rispetto allo studio individuale (nei dati citati, il reddito risulterebbe mediamente 2,4 volte superiore).

Non tutti, però, desiderano unirsi ad altri studi. Se vuoi far crescere il tuo studio in modo indipendente, la strada passa dall’acquisizione clienti online. Scopri come farlo in modo etico e conforme al Codice Deontologico: [scarica qui la guida gratuita].

Equo compenso, specializzazioni e incompatibilità

Nel disegno di legge è richiamata la disciplina dell’equo compenso:

si prevede che, su proposta del Consiglio nazionale della categoria, saranno stabiliti parametri - tramite provvedimenti attuativi - per la determinazione degli emolumenti, anche per le prestazioni rese in forma aggregata.

Parallelamente, la riforma avvia una revisione delle specializzazioni come strumento di sviluppo professionale e aggiorna le regole sulle incompatibilità, prevedendo anche ipotesi di deroga temporanea in casi specifici.

Governance, rappresentanza e rinnovamento generazionale

Il testo interviene anche sugli organi rappresentativi: nuove disposizioni mirano ad aggiornare il sistema elettorale degli Ordini, favorire l’accesso dei giovani alle cariche e garantire pari opportunità e tutele per le minoranze nella rappresentanza.

L’obiettivo dichiarato è “svecchiare” la classe dirigente professionale e rinnovare la governance.

Il perché di questa riforma: i numeri che spingono il cambiamento

Nel rapporto illustrativo e nelle note al provvedimento emergono dati che spiegano l’urgenza dell’intervento:

negli ultimi anni gli iscritti under 40 all’albo sono diminuiti sensibilmente (-32,3%), mentre gli over 60 sono aumentati (+64,3%); l’età media è salita da 47,4 a 52,5 anni.

Questi trend motivano misure pensate per ridurre le barriere all’ingresso e rendere la professione più attrattiva per i giovani.

La maggior presenza di giovani e l'inevitabile ricambio generazionale renderà sempre più importante essere presenti online - con sito web, blog e canali social - per rafforzare il proprio posizionamento e attrarre nuovi clienti.

Chi saprà muoversi per tempo avrà un grande vantaggio competitivo, soprattutto in una professione che oggi mostra ancora resistenze ingiustificate verso il marketing digitale.

👉 Se vuoi capire come acquisire clienti online in modo professionale e nel pieno rispetto del Codice Deontologico, scarica subito la guida gratuita [clicca qui].

Le parole dei vertici della categoria

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano De Nuccio, ha definito l’approvazione come una “giornata storica” per la professione, sottolineando il ruolo centrale dei commercialisti nel sistema economico e il lavoro del Consiglio nazionale per tradurre le istanze della categoria in visione istituzionale.

Le sue dichiarazioni evidenziano anche tensioni interne - De Nuccio parla di resistenze portate avanti da una minoranza - ma ribadiscono la volontà di una riforma condivisa.

Cosa cambia subito e cosa resta da vedere

Al momento l’approvazione del disegno di legge di delega segna l’avvio dell’iter che porterà alla riscrittura organica dell’ordinamento: molte norme concrete verranno definite in seguito, attraverso gli atti delegati e i decreti ministeriali previsti dal processo legislativo.

Pertanto, mentre le linee guida e i principi sono già noti, i dettagli applicativi - dai parametri per l’equo compenso alle regole precise per le società tra professionisti - saranno definiti nelle fasi successive.

Conclusioni

La riforma approvata in Consiglio dei Ministri disegna una fotografia di cambiamento:

mira a modernizzare accesso, organizzazione, tutele economiche e rappresentanza della professione di dottore commercialista e di esperto contabile.

Dalle modifiche sul tirocinio all’apertura alle forme aggregate, passando per l’equo compenso e il riassetto della governance, il provvedimento contiene elementi che, se tradotti in decreti attuativi coerenti, possono segnare una fase nuova per la categoria.

La riforma ora seguirà il suo iter legislativo; nei prossimi mesi toccherà attendere i dettagli dei decreti per capire come queste linee guida si tradurranno nella pratica quotidiana degli studi.

La riforma apre nuove prospettive, ma senza clienti non c’è crescita.

Se desideri far crescere il tuo studio, acquisendo i clienti che desideri in modo professionale e coerente con il Codice Deontologico, non perdere la guida gratuita che spiega come fare. Clicca qui per scaricarla.

GUIDA GRATUITA PER COMMERCIALISTI


Vuoi ottenere maggiore visibilità e più clienti senza perdere professionalità online?

Scopri i 7 step che permettono di posizionarti come esperta/o del tuo settore, acquisendo finalmente i clienti che desideri, per servizi ad alto margine, in modo continuo e professionale,migliorando fatturato, gestione del tuo tempo e liberandoti di chi ti prosciuga tempo ed energie.

2 Bonus

  • Analisi del Codice Deontologico dei Commercialisti in materia di pubblicità: in che modo i commercialisti possono pubblicizzarsi e cosa non è ammesso
  • I servizi ad Alto valore, fino a 100 k€, più richiesti ai commercialisti: scopri quali servizi offrire per aumentare fatturato e margini, gestendo meno clienti

Marketing Commercialisti

Brand di AG DIGITAL ENTERPRISE di Grifo Antonio

P. IVA 12783140960


© 2024 Marketing Commercialisti - Tutti i diritti riservati - AG DIGITAL ENTERPRISE di Grifo Antonio - P. IVA 12783140960

Privacy policy | Termini & Condizioni | Cookies